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Udite, Udite, Udite..... ci sono gli EVENTI CITTADINI: partecipate!!.
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TORRESTATE 2021
Si riportano alcuni stralci di quanto contenuto nella monografia su Nicola Schiavone di Gianfranco Piemontese edita nel 2013 riguardante la storia della Fontana.
La fontana e' nata da un progetto dell'architetto Concezio Petrucci,nato a S Paolo, ed e'stata inaugurata nel 1956;le parti scultoree(nudo di donna e tre delfini)sono opera di Nicola Schiavone (di Torremaggiore). Sorgeva nella piazza più importante del Paese e fu voluta da una amministrazione comunale di sinistra. Alcuni anni dopo, a seguito di una campagna "moralizzatrice" di un parroco locale e della nuova amministrazione democristiana, la statua del nudo di donna venne tolta dalla Fontana e fu conservata nel Comune. Successivamente, dopo alcuni anni, la Fontana è stata ricollocata nella Villa comunale dove è rimasta per molti anni inutilizzata e in stato di abbandono e di degrado.
Grazie all'iniziativa di cittadini sensibili alla conservazione del patrimonio artistico della Città, ci fu una campagna di raccolta di firme per la ricollocazione della Fontana nella piazza dove ci fu l'inaugurazione del 1956. Grazie alla tenacia e alla ferma convinzione dell'Architetto Giuseppe Candela, sulla necessità di restaurare e di riportare la Fontana nel luogo originario, domani sera, 3 luglio 2021, ci sarà l'inaugurazione della stessa come perenne omaggio all'illustre concittadino di San paolo di Civitate l'Architetto Concezio Petrucci che fu definito l'Architetto delle CITTA NUOVE.
Cresce la Capitanata e lo fa anche attraverso la sensibilizzazione verso la bellezza storica e del territorio, in cui senz’altro hanno un ruolo centrale le guide turistiche. Sede di antiche bellezze, prima su tutte l’affascinante Castello Ducale, già monumento nazionale dal 1902, sito a ridosso del suggestivo Borgo Codacchio, la città dei de Sangro gode ora di percorsi e mete turistiche, come quelli descritti dalle guide Mariangela Pappani e Isabella Faienza.
Mariangela Pappani, laureata in Lettere Antiche con specializzazione in Culture Letterarie Europee, e Isabella Faienza, laureata in Lettere Moderne e specializzata in Editoria e Comunicazione, si incontrano nel 2016 nel progetto di Servizio Civile Nazionale “Castello in Mostra” a Torremaggiore. Nello stesso anno, durante l’ultimo allestimento del Museo Civico, si occupano proprio della realizzazione di un programma di visite guidate – curando contemporaneamente l’approntamento della sezione di storia locale delle Biblioteca Comunale “Michele De Angelis”.
Da allora il loro interesse per la storia della città cresce costantemente diventando una vera e propria passione, così terminato il servizio civile il loro studio non si interrompe e conseguono nel 2018 l’abilitazione all’esercizio della professione di Guida Turistica.
Dopo aver prestato servizio in modo occasionale presso il Museo e il Castello, dal settembre 2019, come da convezione con il Comune di Torremaggiore, divengono figure di riferimento per la fruizione dei siti di interesse turistico, in una collaborazione costante con l’ amministrazione comunale per la valorizzazione del territorio.
Di seguito l’intervistaFondamentale per il vostro ruolo la consapevolezza della bellezza della cittadina. Quanto Torremaggiore è vicina a questo obiettivo?Quanta strada c’è da fare? La storia e la cultura di Torremaggiore sono ricche di bellezza, ma solo negli ultimi anni sta crescendo l’interesse verso questo aspetto della nostra città, grazie anche al lavoro di molte associazioni locali che si prodigano per valorizzarne i punti di forza. La convenzione poi è segno della ferma volontà dell’amministrazione di intervenire fattivamente per sviluppare il settore del turismo. La strada è ancora lunga, siamo soltanto all’inizio di questo percorso, certamente ci sono tutti i presupposti per raggiungere l’obiettivo finale che è quello di valorizzare e ottimizzare la fruizione, rendendo Torremaggiore uno dei maggiori siti di interesse della Capitanata.
Quali sono i principali siti turistici di Torremaggiore? Per chi viene in visita a Torremaggiore la prima tappa obbligata è senz’altro il Castello Ducale, dichiarato monumento nazionale nel 1902 . Arrivati in via Luigi Rossi, il monumento si presenta in tutta la sua maestosità circondato per tre lati dal fossato e con le imponenti torri circolari merlate. All’ingresso il visitatore viene accolto dall’elegante cortile interno, sul quale si affacciano le sale del Museo Civico, le quali ripercorrono in ordine cronologico la storia del territorio di Torremaggiore, grazie ai reperti che vanno dall’età dauna fino al medioevo. La terza sala inoltre presenta un’affascinante pavimentazione in vetro che permette di ammirare gli ambienti interrati del Castello. Sullo stesso piano le mostre permanenti dedicate agli artisti locali Severino Trematore, Nicola Schiavone e Giacomo Negri. Salendo al piano nobile il visitatore può ammirare la bellissima Sala delle Udienze a cui è annessa una Cappella Palatina; le altre sale ospitano la Biblioteca Comunale con il suo ricco patrimonio librario, tra cui sono degni di nota i manoscritti del fondo De Angelis, le cinquecentine e gli incunaboli esposti nelle teche. Dopo aver visitato il Castello è d’obbligo passeggiare tra i vichi del borgo antico che si apre verso sud. Il borgo racconta le origini della nostra città, contiene testimonianze del passato storico e culturale, grazie anche alle Chiesa di San Nicola e Sant’Anna. La cappella di Sant’Anna, voluta agli inizi del’700 da Paolo de Sangro come sepolcreto di famiglia, viene donata dal principe Raimondo de Sangro nel 1756 alla Confraternita del Santissimo Rosario.
Al suo interno colpiscono le scalinate laterali che conducono all’altare maggiore, l’azzurro e l’oro delle decorazioni e la statua del Cristo ligneo che andò bruciato in un incendio del 1926 e che si conserva carbonizzato ma intatto. In San Nicola vale la pena soffermarsi sui particolari della facciata di età medievale, mentre al suo interno risaltano le tele risalenti al secolo XVII e il dossello riccamente intagliato e decorato. Anche le altre chiese, poco distanti dal borgo Codacchio, conservano splendide testimonianze di carattere religioso delle origini della nostra città.
A 14 km da Torremaggiore è possibile visitare il sito archeologico della città medievale di Fiorentino, dove il 13 dicembre 1250 nelle stanze della Domus moriva Federico II di Svevia, il più grande tra gli imperatori del Sacro Romano Impero. Castel Fiorentino è un sito archeologico che si estende su 21.000 mq – raggiungendo la cima della collina non è difficile immaginare la città che la occupava. Tra i resti simbolo di questo sito la Torre di Guardia e la Domus. La città venne abbandonata tra XIV e XV secolo, quando a causa delle guerre i suoi abitanti si spostarono nel territorio della vicina Torremaggiore. I reperti del sito si conservano all’interno del Museo Civico. Il sito oggi è visitabile ed è candidato ai “Luoghi del cuore”del FAI. La raccolta firme, sia on line che cartacea, sta riscuotendo grande successo grazie all’impegno del comitato Insieme per Fiorentino e dell’associazione Borgo Antico.
Quali i personaggi storici di Torremaggiore che il turista potrà conoscere? La conoscenza di Torremaggiore passa inevitabilmente attraverso quella dei suoi personaggi, tra cui ricordiamo: il principe Raimondo de Sangro, Principe di San Severo e Duca di Torremaggiore, committente del Cristo Velato di Napoli; Luigi rossi, musicista e compositore sepolto nella basilica di Santa Maria in via Lata a Roma; Nicola Fiani, ufficiale delle guardie reali del re borbonico, ucciso barbaramente durante le vicende della Repubblica napoletana; Nicola Sacco, emigrato in America, ingiustamente condannato a morte insieme a Bartolomeo Vanzetti.
L’enogastronomia ha un ruolo nell’offerta turistica di Torremaggiore? Il percorso storico culturale va di pari passo con quello enogastronomico: la tradizione vuole infatti che proprio ai Principi De Sangro si debba la presenza a Torremaggiore della peranzana, una cultivar di oliva da cui si ricava un olio extravergine molto pregiato. Presente in un’area circoscritta del territorio, nel triangolo compreso tra Torremaggiore, San Severo e San Paolo di Civitate, è uno dei prodotti distintivi delle nostre tavole. Torremaggiore è città dell’olio e del vino, aspetto visibile addentrandosi nel paesaggio rurale che la circonda. Fiore all’occhiello del bellissimo mosaico di campagne, tra vitigni, uliveti secolari e dorati campi di grano, sono le cantine e i frantoi, produttrici di oli e vini tra i pluripremiati nei concorsi nazionali. Per la maggior parte a conduzione familiare, queste aziende offrono la possibilità di assistere ai processi produttivi e di gustare un aperitivo in cornici molto evocative. Le eccellenze della cucina torremaggiorese possono essere gustate nei suggestivi ristoranti, grazie all’offerta dei menu tipici. Potenziata negli ultimi anni anche la rete delle strutture ricettive, per favorire la migliore accoglienza.
Come è stata accolta la vostra offerta turistica? Molti sono stati i visitatori che hanno deciso di lasciarsi guidare alla scoperta della città; non solo privati ma anche scolaresche, centri estivi, associazioni e gruppi organizzati. Il pubblico si arricchisce dei turisti attratti dalle manifestazioni storiche della cittadina: ricordiamo in giugno Terrae Maioris, frammenti di vita medievale, a cura dell’associazione Borgo Antico, e ad agosto il tradizionale Corteo storico, organizzato dall’associazione Don Tommaso Leccisotti, che in modo diverso ripercorrono le origini medievali di Torremaggiore con rappresentazioni e allestimenti d’epoca; negli ultimi mesi dell’anno invece vengono appuntamenti dedicati all’olio e al vino novello.
Va aggiunto che gli iter turistici si adattano alle esigenze e agli interessi di ciascuno, con la possibilità di creare itinerari personalizzati; ad esempio, nel caso dì gruppi con bambini la visita può essere modulata così da renderla coinvolgente anche per i più piccoli. Per i gruppi composti esclusivamente da bambini c’è la possibilità di far seguire alla visita dei pratici laboratori ludico-didattici. Sia il Castello che il borgo antico sono completamente accessibili.
Per prenotare o ricevere maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Cultura del Comune di Torremaggiore al numero 0882.391111 oppure le guide Faienza e Pappani visitando la Pagina Facebook “ Torremaggiore: Storia e dintorni – guide turistiche”, dove si potranno visionare anche i reportage fotografici dei tour precedenti
Di seguito video di riferimentohttps://www.facebook.com/viaggiareinpuglia.it/videos/285776225832349/
Sono in corso di ultimazione i lavori della radiologia del PTA San Giacomo, locali che erano pieni di muffe e varie infiltrazioni presenti da troppo tempo. Il degrado era stato denunciato dal Comitato Salute Alto Tavoliere della Puglia da novembre del 2018; fu altresì oggetto anche di interrogazione urgente in consiglio regionale al Governatore Emiliano.
Il tutto insieme ad un ecografo e ad un mammografo di ultima generazione potranno veramente dare piena funzionalità alla struttura radiologica che ha scritto anche lei, insieme ai reparti storici, la storia del nosocomio San Giacomo. “Il Comitato resta vigile e continua a pressare le istituzioni per arginare il degrado che si respira in ambito sanitario in una struttura che potrebbe fare di più ma la volontà politica non le consente di decollare come sarebbe giusto per un bacino di utenza di oltre trentacinquemila persone dell’intero Alto Tavoliere pugliese.
In occasione della decima edizione “I luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), nasce a Torremaggiore il Comitato“Insieme per Fiorentino"per la salvaguardia e la promozione del parco archeologico di Castel Fiorentino in agro di Torremaggiore, antico centro medievale popolato e attivo intorno all’anno Mille. Nel mese di dicembre 1250vi morì “apud portam ferream sub flore” l’imperatore Federico II di Svevia, personalità colta ed eclettica che ha segnato la storia locale, italiana ed europea.
“E’ importante oggigiorno avvicinare i cittadini - soprattutto i più giovani - alla storia verso la riscoperta dei luoghi a noi cari che rappresentano una parte importante della vita e che vorremmo fossero protetti per sempre, un’occasione unica per consegnare alle future generazioni un avvenire che guarda avanti ma che non dimentica le proprie radici, cercando di coniugare passato e presente” - le parole di Lorenzo De Santis, referente del Comitato.
"...Alfredo Fabbrocini, che aveva lasciato la squadra mobile per andare in Sicilia e Sardegna prima di tornare a Roma, al servizio centrale operativo, prima di andarsene, di fronte a una platea di ragazzi, il sindaco di Monte Sant’Angelo aveva regalato a Fabbrocini una pergamena e una statua di San Michele Arcangelo per ringraziarlo del lavoro svolto sulla Montagna. Della guerra combattuta contro i Li Bergolis, i Romito, i Ciavarella, i Tarantino. Si era commosso e, guardando quelle facce adolescenti che lo fissavano, ripensando ai teneri assassini di Manfredonia di una sera del novembre 2012 che volevano “prendersi la città”, aveva voluto lasciarli con la semplice verità che aveva definitivamente imparato in quella terra. Che per vincere la guerra contro la Bestia non servivano eroi.
“Non è solo il mafioso che deve convertirsi. È il nostro ruolo di cittadini a essere fondamentale. Convertiamoci tutti alla legalità.” ________________________________
Questa parte del libro “Ti mangio il cuore” è, per me, quella più importante....fintanto che non ci sarà quella conversione la Bestia sarà sempre troppo forte e pericolosa. Nelle scuole di ogni ordine e grado dovrebbe essere inserita una nuova materia: Educazione alla legalità.
Solo in quel caso si potrebbero sconfiggere per sempre tutte le Bestie.
Il primo spettacolo è in programma per il 13 dicembre 2019. Sul palco saliranno Moni Ovadia e Dario Vergassola in Un ebreo un ligure e l’ebraismo in cui Ovadia terrà una specie di lezione sull’ebraismo e il suo umorismo a Vergassola che da buon ligure, per affinità vicino agli ebrei, cercherà di capirne l’essenza e cercherà di rilanciare dal suo punto di vista alla lezione del saggio Moni.
Si prosegue il 31 gennaio con Miseria e Nobiltà con Lello Arena, perfetto erede di quella maschera tra le maschere che appartiene a Eduardo Scarpetta e ai suoi epigoni, per la regia di Luciano Melchionna. Un’opera comica per anime compatibili con la risata, in attesa del miracolo. ‘E cos’è il teatro se non il luogo dove il miracolo può manifestarsi?’ Tutto vive di nuovo e chissà che il sogno presto diventi realtà. Intanto, signore e signori, godiamoci le gesta goffe ed esilaranti di chi inciampa tra ‘miseria e…miseria’.
Il 21 febbraio saranno Rossella Brescia e Tosca D’Aquino insieme a Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo a calcare il palco del teatro comunale con il loro Belle Ripiene: grande e allegra cucina, un esilarante spaccato di vita femminile tra risate, pensieri e grandi amori in cui i protagonisti del racconto sono il cibo e gli uomini, croce e delizia delle vite delle quattro amiche in scena. Appositamente per la commedia è stato creato lo Scrigno Belle Ripiene, uno speciale raviolone ripieno di cime di rapa (Puglia) e guarnito con guanciale croccante (Lazio), pomodoro piennolo confit (Campania) e fonduta di stracchino (Lombardia).
Un mese dopo, il 21 marzo, saranno in scena Gianmarco Saurino, Mauro Lamanna e Elena Ferrantini con Contro la libertà, sette episodi in un atto unico all’interno del quale l’idea di libertà si mette in discussione e si confronta con circo-stanze tanto surreali e assurde, quanto concrete a attualissime.
La stagione termina con tre giorni di repliche il 2 – 3 – 4 aprile con Uccelli, uno spettacolo che vede insieme attori e musicisti professionisti, bambini, ragazzi, cittadini: una produzione di Comunità. Come se il teatro fosse un esercizio collettivo di libertà, come se l’urgenza vitale di 150 bambini e adolescenti fosse più forte della logica di mercato.
APPROVATA ALL’UNANIMITÀ DAL CONSIGLIO COMUNALE DI TORREMAGGIORE LA PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE DELLA CITTADINANZA ONORARIA ALLA SENATRICE LILIANA SEGRE